Sembra che il numero sempre in crescita di appassionati di sport estremo in Qatar ha portato alla nascita di una grande comunità che ha l’obiettivo di promuovere non solo uno stile di vita attivo e salutare, ma anche uno sport in tutta sicurezza.
“Di solito, gli appassionati di sport estremi, soprattutto chi pratica la BMX e lo skateboard hanno il proprio gruppo ristretto, ma ora sono diventati una grande comunità, hanno fatto amicizia e pianificano le cose insieme”, ci riferisce Hassan al-Hassan, fondatore e direttore della rivista sugli sport estremi “Xtork”, sugli spalti di una competizione sportiva al Doha Exhibition and Convention Centre, un evento accessorio del Qatar Motor Show (QMS) del 2017, che si concludeva sabato scorso.
Al-Hassan afferma che la sua rivista, si focalizza di più sulla mountain bike, BMX, longboard, skateboard, surf e “tutta la piattaforma degli sport estremi”.
“Gli appassionati e gli atleti spuntano da ogni dove (il che è fantastico), si godono le attività e vorremmo che ce ne siano di più”, afferma, incoraggiando i giovani a partecipare alle loro attività.
Al-Hassan ci dice che è la prima volta che costruiscono un parco appositamente per gli sport estremi, incluso il parkour (conosciuto anche come free running) e il light skating.
Gli eventi al Qatar Motor Show del 2017 forniscono un’ottima opportunità per gli appassionati di sport estremi di mostrare le loro capacità, il che fa in modo che i giovani residenti e i visitatori ne siano ispirati.
Includendo le storie dei giocatori attraverso la stampa e le piattaforme online, Al-Hassan ha espresso la certezza che sempre più persone saranno interessate a questi tipi di sport.
“Se un ragazzino di sette anni vede queste persone, trarrà ispirazione da loro e penso che l’ispirazione sia la chiave.
Ora, è una cosa molto positiva che la BMX e lo skateboard facciano parte delle discipline olimpiche”, ha aggiunto.
Spera che qualcuno del Qatar rappresenterà la nazione alle olimpiadi del Giappone del 2020, o in qualsiasi altra competizione sportiva importante nel futuro.
Al-Hassan dice di essere molto contento nel vedere la partecipazione sempre più numerosa alla competizione, notando che, da 60 persone ad essersi registrate, il numero di persone è arrivato quasi a 100.
Ha fatto notare che uno dei punti focali negli sport estremi è la sicurezza, usando delle attrezzature protettive ed indossando l’abbigliamento adeguato.
Non avere un casco vuol dire l’esclusione immediata a qualsiasi attività o prova.
“Su questo siamo molto rigidi”, ha sottolineato.
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