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Redazione

Nuova sede dell’ extreme sports nella catena Janss Marketplace

Scritto da Aggiornato il giorno Lascia Commento

Nuova sede per sport estremi nei Janss Marketplace dovrà saltare qualche ostacolo burocratico

La proposta sta per essere valutata dalla commissione cittadina di urbanistica.




C’è bisogno di oltrepassare un paio di cavilli burocratici al municipio prima che un nuovo centro atletico di trampolini possa aprire in un Janss Marketplace.

La sede della CircusTrix di Provo, nello Utah, gestisce singolarmente parchi per passatempi di sport estremi “di marca”, famosi per riuscire a riunire sotto lo stesso tetto trampolini e altri tipi di attività fisiche.

A gennaio la CircusTrix ha firmato un contratto di leasing valido 10 anni con la catena di centri commerciali Janss, di proprietà della Newmark Merrill.

L’urbanista afferma che non ci si aspettano problemi per ciò che riguarda gli elementi che il dipartimento di sviluppo urbano solitamente prende maggiormente in considerazione, come i permessi inerenti alla segnaletica o quelli per i parcheggi.

La direzione punta ad un’apertura entro la fine dell’anno.
Una precedente affermazione della CircusTrix voleva l’apertura originariamente per questa primavera.
Ogni tentativo di contattare la compagnia nel quartier generale di Provo è risultato inutile.

CircusTrix gestisce altri 30 parchi simili negli USA, in Europa e in Asia; ad ogni struttura viene dato un nome unico.

Questa fantastica attrazione di sport estremo indoor verrà chiamata “DojoBoom”.

Il target sono ragazzi e bambini, ma anche atleti amanti dell’estremo, alla ricerca di sfide come quelle offerte su “American Ninja Warrior” che si vedono sulla NBC.

DojoBoom metterà a disposizione 11000 metri quadrati di attività ad alta quota tra cui trapezi, una zona per il parkour, un muro da scalata alto 30 metri, un percorso ninja sospeso e ovviamente una grande varietà di trampolini.

Il responsabile del marketing della compagnia, Brendan Burke, ammette che per questo progetto inizialmente si puntava ad un altro centro commerciale in California (a Thousand Oaks), più affine ad attività sportive ricreative, soprattutto considerando quanto sia apprezzato “American Ninja Warrior” a Los Angeles.

Non si ha ancora un listino prezzo definitivo delle attività, ma Burke afferma che la fascia di prezzo oscillerà tra i 12 ai 15 dollari.

Nuovo spettacolo del Cirque Du Soleil di Roma!

Scritto da Aggiornato il giorno Lascia Commento

Un metodo acrobatico per evadere dalla realtà.
Il Cirque Du Soleil è sempre stato uno dei miei preferiti.

Non ci si può stupire se questo spettacolo va ancora forte, grazie alle loro notevoli performance, ai loro bellissimi costumi, alle incredibili scenografie e ai pulsanti spettacoli di luci.

Il Cirque Du Soleil ha annunciato un nuovo tour intitolato VOLTA, che sarà presentato alla fine di questo mese sotto il Big Top, al Vecchio Porto di Montreal.
Fortunatamente ho avuto l’onore di assistere a tre performance dello show e mi hanno assolutamente lasciato a bocca aperta.




Questo show non è come gli altri a cui ho assistito e vi assicuro che, nonostante la mia partecipazione a molteplici loro spettacoli facendone di me un esperto, il Cirque Du Soleil non fa che sbalordirmi.

Questo spettacolo porta ai fan del Cirque Du Soleil qualcosa di mai visto: dalle luci scintillanti, ai bellissimi costumi, alla colonna sonora alternative-rock della band M83, all’ambientazione urbana.

Che cos’è lo spettacolo VOLTA del Cirque Du soleil

Il VOLTA racconta la storia di un presentatore di un programma di gioco a premi di nome WAZ, che, in cerca della notorietà, perde familiarità con il suo Io interiore.
WAZ intraprende un viaggio alla ricerca di sé stesso, illuminato dai suoi ricordi d’infanzia, e incontra degli SPIRITS che lo guidano durante questo viaggio.

Questo show è una storia su come imparare ad essere sinceri con sé stessi e sul sapere che la libertà è il massimo impeto.
Come hanno fatto i registi di VOLTA a trasmettere questo tema? Tutto ha inizio con il mondo degli sport d’azione.
Lo scrittore e regista Bastien Alexandre e il direttore creativo Jean Guibert si sono buttati in picchiata nel regno sconosciuto degli sport d’azione in modo da far emergere lo spirito d’avventura che permea/impregna questo mondo.

Sport estremi anche al Cirque su Soleil

Prendendo ispirazione dai ciclisti di BMX, dagli appassionati di parkour, da coloro che praticano il bungee jumping, dai funamboli e persino dagli acrobati, Bastien e Jean hanno avuto lo stimolo di creare uno spettacolo pieno di sport d’azione interpretato a mo’ di Cirque!

Se ami il brivido degli sport estremi, allora questo è lo spettacolo che non puoi perderti.
Sin dal momento in cui la musica ti pervade le orecchie, puoi essere sicuro di aspettarti uno show pieno di azione portato alla luce da artisti che non sono di certo estranei ad una vita pericolosa.
Seriamente, questi artisti riescono a far sembrare il volteggiare per aria qualcosa di facile, specialmente nel modo in cui inscenano i loro numeri.

Come nasce lo spettacolo VOLTA

Il VOLTA prende un ordinario salto alla corda e lo trasforma in una performance straordinaria!
Non sarebbe un vero show del Cirque Du Soleil senza alcune performance che ti lasciano a bocca aperta.

Voglio dire, sicuramente tutte le esecuzioni ti lasceranno col fiato sospeso, ma questa volta hanno incorporato un numero spettacolare con la BMX insieme ad altri trucchi.

Però… ho la bocca cucita. Dovrete andarci per scoprirlo!
Non perderti l’ultimo show del Cirque Du Soleil dal 20 aprile!
Eccoti il link al loro sito per acquistare i biglietti, prima che siano esauriti

Il prossimo appuntamento del Cirqye Du soleil sarà a Roma il 29 Aprile a tor di quinto, scopri l’hotel che fà per te!



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Lo sport estremo accompagnato dal “top” della tecnologia: MacBook Pro 2016 e scheda audio

Scritto da Aggiornato il giorno Lascia Commento





Per accompagnarvi nel viaggio verso la scoperta delle personali esperienze di chi tutti i giorni sfida i propri limiti per migliorare le proprie prestazioni, avevamo pensato ad una raccolta di testimonianze, racconti e live.

Andare oltre il limite, sentire la scossa di adrenalina e soprattutto “sentirsi vivi come non mai” sono alcuni degli aspetti che spingono le persone a cimentarsi nella pratica di sport estremi.

Utilizzo del macbook pro per le riprese

Abbiamo radunato appassionati che ci descrivessero le emozioni che li invadono nei momenti “clou” e gli abbiamo chiesto di mostrarci le loro abilità davanti alle nostre telecamere: alle volte per riprenderli è necessario seguirli nella pratica!

Ci hanno raccontato che questi sport stimolano lo stato interiore che viene definito “dinamic joy”, regalando una sensazione di benessere e soddisfazione.

Preparazione videocamere e impianto di registrazione

Abbiamo poi montato tutte le attrezzature necessarie: le nostre inseparabili telecamere GoPro HERO Session consegnate ai nostri atleti.

E grazie all’impianto di registrazione audio, Tascam DR-70D Registratore Compatto Professionale a 4 Tracce il nostro obbiettivo era quello di montare il video, e tenervi calamitati fino alla fine, se non fosse stato per un eclatante problema tecnico!

Problema registrazione macbook pro 2016

Avete presente l’ultimo modello del MacBook Pro?
Più sottile e potente, più veloce e leggero; dotato di una tastiera con maggior precisione, un trackpad più spazioso e l’innovativa Touch Bar molto più versatile rispetto ai classici tasti funzione;
le immagini più realistiche e i dettagli ultradefiniti: tutte qualità che danno al pc una marcia in più a livello di grafica.

Il MacBook Pro 2016, con processore Intel Core i7 quad-core a 2,6GHz e archiviazione di 256GB, nasce da idee rivoluzionarie ed ha un valore di 2.799€: è considerato dalla Apple “Un professionista in ogni professione”.

Beh, nel momento in cui i microfoni sono stati collegati all’ingresso audio, ci siamo resi conto che nella sezione “Suono” delle preferenze di sistema, non è possibile scegliere di far funzionare l’uscita audio anche come ingresso microfonico (cosa che fino al modello prima era assolutamente possibile).

Il primo pensiero è stato quello di consultare i Genius della Apple dato che per fortuna eravamo possessori della nostra preziosissima AppleCare dato che sicuramente ci avrebbero saputo aiutare e indirizzare verso la soluzione: abbiamo immaginato che potesse essere una questione di innovazione del sistema.

Dipartimento generico, dipartimento tecnico, dipartimento specialistico. Hanno controllato e, dopo lunghe attese (nel frattempo che i nostri atleti scalpitavano), hanno verificato che l’uscita audio è SOLO ed ESCLUSIVAMENTE un’uscita audio.

Presentazione accessori Macbook Pro
Accessori Nuovi MacBook Pro 2016




Risoluzione scheda audio esterna macbook pro 2016

La soluzione da loro suggerita è stata quella di comprare una scheda audio esterna USBche ci risolvesse il problema.
E dato che come possiamo vedere nella figura sotto non è disponibile nello shop apple una scheda audio apple abbiamo processato l’acquisto presso lo store Amazon, insieme all’adattatore Apple Adattatore Multiporta da USB-C a AV Digitale

Rassegnati all’idea che, scandaloso ma vero, il MacBook Pro, dal valore di 2.799€, non è dotato di ingresso audio microfonico integrato, abbiamo dovuto rassegnarci ad un’idea ancora più scandalosa: la Apple NON FORNISCE SCHEDE AUDIO ESTERNE come accessori!
Per utilizzare le loro stesse parole…“Un vero tocco di genio”.

Sessione di registrazione rinviata ….ma almeno abbiamo detto noi ai Genius che per utilizzare il nuovo Macbook pro 2016 è necessaria la scheda audio esterna.

Il wakeboarding: lo sci d’acqua su tavola

Scritto da Aggiornato il giorno Lascia Commento

Fra gli sport acquatici emergenti, il wakeboarding è sicuramente meno noto, ma se siete amanti dello snowboard o del surf, senza dubbio vi appassionerà. Il wakeboarding infatti è uno sport ibrido nato dalla fusione tra lo sci nautico e lo snowboard.
Equivale alla pratica dello sci nautico ma al posto degli sci si utilizza una tavola.

Come molti altri sport su tavola, il wakeboarding è nato negli Stati Uniti nel 1985 e i pionieri furono sempre i surfisti che costruirono piccole tavole adatte per essere trascinate da un motoscafo con un cavo. Le prime tavole avevano forme e dimensioni diverse dalle quelle attuali, ma successivamente furono migliorate e adattate alle esigenze, dunque ristrette e accorciate sempre di più.

Come e dove si pratica il wakeboarding?

Ci si può divertire praticando il wakeboarding in qualsiasi spazio acquatico navigabile dalle piccole imbarcazioni. Come per lo sci nautico infatti, il wakeboarding si pratica in piedi su una tavola trainati da un motoscafo. Le onde create dall’imbarcazione serviranno per compiere salti e acrobazie.
Il motoscafo impiegato, può essere zavorrato per generare quella che si definisce “un’onda dura”, l’ideale per compiere evoluzioni con il Wakeboard.

La diffusione del wakeboarding ha favorito, soprattutto nei laghi, la nascita di strutture attrezzate che permettono il traino della tavola senza l’impiego delle imbarcazioni e dove una serie di elementi sostituiscono il ruolo delle onde nei salti ed evoluzioni.
In questo caso si parla di Cable Wakeboard proprio perché il traino della tavola è dovuto è impianti fatti di cavi e non da motoscafi.

Attrezzatura nel wakeboard

Chiunque può praticare il wakeboarding. L’importante è avere un buon rapporto con l’acqua. Quello che occorre per la pratica è:

  • La tavola, generalmente non più lunga di 140 cm, dotata di 2 o 4 pinne direzionali, con attacchi di gomma dove infilare i piedi, posizionati nella parte centrale della tavola;
  • Il giubbotto salvagente ed il casco consigliati anche se si è in grado di nuotare;
  • Motoscafo per il traino o in alternativa un’area attrezzata per il cable.

Come per tutti gli sport estremi consigliamo di affidarsi sempre a persone esperte, soprattutto le prime volte che ci si cimenta nella pratica di questo tipo di sport.
Evitare di farsi male è la prima regola del divertimento. Rispettate sempre le norme di sicurezza e del buonsenso

Il wakeboarding in Italia

Il wakeboarding fa parte della Federazione Nazionale Sci Nautico e in Italia si pratica maggiormente nel nord dell’Italia, terra di grandi laghi e in Sardegna.
A Brenzone sul lato Veronese del Lago di Garda ci sono diverse società, che organizzano periodicamente gare anche a livello Internazionale.

Ne sono nate scuole attive soprattutto nei mesi estivi e si sono diffuse soprattutto nelle località turistiche aree attrezzate per il cable wakeboard.

Massimiliano Piffaretti, è campione del mondo di wakeboard barca 2015 ed il  primo italiano nella storia del wakeboard a conquistare il titolo mondiale nella categoria “open man”.

Lo skateboarding: sport estremo, passatempo, arte, stile di vita

Scritto da Aggiornato il giorno Lascia Commento


Lo skateboarding o più comunemente chiamato skateboard o skate è uno sport estremo che si è diffuso rapidamente a partire dagli anni ‘60.

Si pratica mantenendo l’equilibrio in piedi su una tavola munita di ruote e consiste nello scivolare semplicemente sull’asfalto fino ad arrivare alle più spettacolari acrobazie dei più esperti. Principalmente legato all’ambiente della strada, con la recente inclusione dello skateboarding tra gli sport Olimpici di Tokio 2020,è ufficialmente stato definito come uno sport.

Tra gli sport estremi più diffusi, anche perché economicamente più accessibile rispetto ad altri, è uno dei pochi sport che negli anni è diventato un vero e proprio stile di vita tanto da diffondere la moda dell’abbigliamento degli skaters anche tra i non praticanti.

Ma vediamo in che modo lo skateboarding ha caratterizzato la vita dei ragazzi dalla sua nascita fino alla sua inclusione tra gli sport olimpici.

La storia dello skateboarding

La pratica dello skateboarding è nata in California negli anni ’60, e come tutti gli sport su tavola ha subito un forte impulso nell’ambiente dei surfisti, che hanno da subito cercato un’alternativa al surf fuori dall’acqua e in assenza di onde.

I produttori di skateboard accolsero immediatamente l’interesse dei surfisti, e ci fu una vera e propria corsa al finanziando di squadre tester per promuovere il prodotto.

La prima spinta venne data da Larry Stevenson, che iniziò a promuovere lo skateboard, e poco dopo nel 1963, progettò il primo skateboard professionale con la sua azienda Makaha.
Ne seguirono competizioni con regolamenti ufficiali che inevitabilmente alzarono il livello di riconoscimento dello skateboard e soprattutto la sua popolarità.

Come per altri casi, anche lo skateboard ha subito alti e bassi e le critiche erano dovute soprattutto alla sua pericolosità.
Nonostante tutto, negli anni ‘70 si costruirono skate park, la cultura skate cominciò a mischiarsi col punk e la musica new wave e lo skateboard si è diffuso tra i ragazzi di tutto il mondo, in molti casi anche come mezzo di trasporto.

Per quanto riguarda l’Italia lo skateboard si diffuse inizialmente nelle grandi città del centro-nord a partire dal 1977, per poi raggiungere tutto il territorio nazionale. Tra la forte diffusione, picco di vendite, incidenti e divieti di circolazione, lentamente lo skateboarding ha raggiunto il riconoscimento ufficiale da parte del CONI.

Attrezzatura e moda

Iniziare a praticare lo skateboarding è davvero alla portata di tutti. Basta avere a disposizione:

  • uno skate, ovvero una tavola di legno lavorata a strati in modo tale da renderla rigida e allo stesso tempo flessibile.
    La tavola deve essere munita di ruote montate su cuscinetti di precisione e di attacchi snodati che permettono di sterzare;
  • delle protezioni tra cui casco, gomitiere e ginocchiere;
  • una strada asfaltata o uno skate park

Esistono diverse specialitàtra cui le più importanti sono:

  • street-skating
  • il vertical-skating
  • lo slalom
  • il longjump
  • il freestyle

A seconda del livello di pratica, lo skateboarding diventa uno sport acrobatico da poter praticare in strada (anche se in molti luoghi è vietato) o dove presenti, negli skate park, ovvero luoghi muniti di rampe, corrimani e altri tipi di strutture necessarie per effettuare salti e trick (manovre).

Lo skateboarding tra moda e stile di vita

Abbiamo già detto quanto la pratica dello skateboard sia stata e lo è ancora oggi uno stile di vita. A partire dalla fine degli anni ottanta, lo stile skater è definito anche come un tipo d’abbigliamento che prescinde dalla pratica dello sport e che ha subito l’andamento della moda. In origine gli indumenti da skate erano stretti e costituiti da:

  • pantaloni attillati portati a vita alta con una cintura;
  • maglie di flanella;
  • felpe col cappuccio;
  • scarpe del tipo “slip on” o “hi top”

Tra le marche più famose troviamo Vans, Etnies e Converse All-Stars.

Dagli anni novanta e prima metà dei duemila, la scarpa da ginnastica diventa colorata, larga e molto alta con tomaia rinforzata nei punti di maggior sfregamento con il grip (il lato superiore della tavola che permette l’aderenza con la suola della scarpa).
Le magliette e i pantaloni stretti vengono sostituiti da grandi taglie, portati a cavallo basso.

Ultimamente, lo stile degli skaters è tornato allo stretto, in perfetto stile anni ottanta.